Vespai aerati Vittoplast

L'energia elettrica rappresenta circa il 35% del costo di lavorazione del materiale, per passare dal rifiuto alla materia prima seconda. Nel corso dell'ultimo anno, gli importi a carico delle aziende sono letteralmente lievitati, con buona pace del tanto decantato sostegno alle imprese della cosiddetta "green economy" e quale economia può definirsi più verde di una che, partendo da un rifiuto, produce una nuova risorsa in grado di sostituire altre materie prime ad alto impatto ambientale e prodotte da fonti non rinnovabili? Il costo dell'energia elettrica è aumentato negli ultimi anni a tal punto da diventare per alcune realtà, una voce di costo che supera addirittura quella del personale.
I Vespai aerati della Vittoplast nascono grazie alla continua ricerca di materiali e soluzioni innovative, questa ricerca ha portato alla lavorazione e trasformazione di un materiale plastico, utilizzando scarti post industriali di materiali eterogenei di difficile rigenerazione, realizzando una linea di produzione innovativa che utilizza solo 0,34 kwh per ogni kg di materiale trasformato, circa il 61% meno di quanto normalmente utilizzato per il riciclo delle materie plastiche.
Gli ottimi risultati ottenuti in produzione, a seguito della campionatura di oltre 200 tonnellate di materia prima non senza escludere alcuni accorgimenti di carattere tecnico, legati alle differenze intrinseche tra l'utilizzo di granuli e l'utilizzo di densificati in macchina, ci consentono di affermare che l'aggregato entra a pieno effetto nella categoria dei materiali a basso costo utilizzabili per lo stampaggio a iniezione.

Vespai aerati
Vespai aerati tabella
Vespai aerati
Vespai aerati tabella

Vespai aerati

La presenza eccessiva d'umidità  nelle parti costituenti un edificio rappresenta certamente un elemento di degrado ed insalubrità .

La pratica più antica per risolvere questo problema è la realizzazione di camere d'aria che separano la zona abitata dal terreno, sia che si tratti di pareti o di pavimenti.

Questa camera d'aria è proprio il vespaio, e a seconda che quest'aria subisca o meno dei flussi si parla di vespaio o vespaio aerato.

Il vespaio aerato si realizza quando l'intercapedine d'aria viene collegata all'ambiente esterno mediante fori di aerazione contrapposti e a quote diverse.

I regolamenti d'igiene delle varie regioni italiane, per tutti i locali che hanno destinazione che comporta permanenza di persone, prescrivono l'obbligo di predisporre dispositivi tecnici tali da assicurare sia lateralmente che inferiormente una buona ventilazione delle superfici.

  • Rimozione degli sgradevoli ed insalubri effetti dovuti alla formazione delle muffe
  • Eliminazione delle infiltrazioni acquose dal terreno
  • Smaltimento continuo del gas Radon proveniente dal sottosuolo
  • Velocità  e facilità  di posa in opera grazie alla leggerezza e semplicità  di incastro reciproco
  • Pedonabilità  a secco durante tutte le fasi di lavoro
  • Possibilità  di alloggiare impianti e scarichi, liberi da cemento e più facilmente ispezionabili
  • Possibilità di realizzare in un' unica soluzione le travi di fondazione e la soletta
  • Ventilazione totale del vano con flussi di aria in tutte le direzioni.

Schema vespaio

  • In sostituzione alle condutture nelle infrastrutture stradali e di urbanizzazione
  • Nell'industria agricola: realizzazione di pavimentazioni di silos e capannoni, attraverso cui avviene l'insufflaggio d'aria per l'essicazione di cereali
  • Nell'industria della conservazione: ventilazione delle pavimentazioni delle celle frigorifere
  • Costruzione di impianti ecologici come discariche e bacini idrici per l'accumulo delle acque
  • Realizzazione di campi da calcio per consentire un'adeguata filtrazione delle acque meteoriche evitando il congelamento del terreno nel periodo invernale
  • Aerazione di coperture ventilate con sovraccarichi consistenti.

SPERIMENTAZIONE PRESSO IL  LABORATORIO PROVE MATERIALI "PIETRO PISA" DELLA FACOLTA' DI INGEGNERIA DI BRESCIA

Vespai aerati tabella

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  • Livellamento del terreno di sottofondo con eventuali riporti in grado di renderne omogenee le caratteristiche
  • Posta del foglio di membrana bugnata, utile per facilitare il livellamento del calcestruzzo e impedirne il percolamento nel terreno
  • Getto di uno strato di calcestruzzo magro dello spessore minimo di 10 cm. come supporto degli elementi
  • Predisporre all'estradosso del solario eventuali impianti, tubazioni per scarichi ecc.
  • Per garantire una maggiore monoliticità  della struttura è consigliabile realizzare il vespaio contestualmente alle travi di fondazione o ai cordoli di integrazione delle fondazioni di muri esistenti in caso di ristrutturazioni
  • Posa della rete elettrosaldata, se richiesta e dimensionata dal progettista delle strutture. Effettuare il getto dello spessore necessario in relazione all'impegno strutturale del vespaio.

Vespai posa Vespai posa

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